Siracusa, servizio Asacom: Michele Mangiafico “superabili i limiti posti dalle scuole per far partire il servizio.


Siracusa, 9 Maggio 2020 – “Sarebbe opportuno, ma”. Questa la risposta che le cooperative sociali si sono viste recapitare dalle scuole alla richiesta di attivazione del servizio Asacom, e cioè il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per bambini e ragazzi disabili. Una situazione complicata, sollevata da Michele Mangiafico, e  gestita a due velocità diverse a Siracusa.

Il Libero consorzio, seppur Ente con enormi difficoltà, ha avviato il servizio di assistenza già dal 17 marzo contrariamente al Comune di Siracusa che, ancora oggi, non è riuscito a fornire questo supporto fondamentale per i ragazzi con disabilità.

“ Due mesi in cui i ragazzi sono rimasti indietro nell’apprendimento, due preziosi mesi di formazione e apprendimento al momento andati persi” – commenta Mangiafico.
Tanti i limiti di una vicenda che affonda le radici già al 28 aprile quando, secondo una comunicazione del Comune di Siracusa, il servizio sarebbe potuto partire da maggio (un tempo biblico per un servizio necessario come quello Asacom). Eppure ad oggi, dopo una decina di giorni dall’inizio del mese, possiamo affermare che solo l’Istituto Costanzo e l’Istituto Martoglio  sono riusciti a fornire risposta agli alunni.

Ostruzionismo in maniera decisa, o per certi versi latente, è stato fatto dall’Istituto Archia, Istituto Falcone e Borsellino di Cassibile, dall’Istituto Paolo Orsi e dall’Isitituto Giaracà.

Da quel 28 aprile ad oggi ci sono, da un lato comunicazioni rimbalzate tra Comune, cooperative e dirigenti scolastici, e dall’altro lato ci sono ragazzi che hanno bisogno anche per la condizione di disagio che vivono di uscire dall’isolamento.

I dirigenti scolastici spesso si sono trovati impreparati a dover far fronte a una situazione del tutto nuova. Da questa premessa sono state alzate barriere che, in realtà, sono facilmente superabili.

Due tra tutte. La prima riguarda la privacy degli studenti. “In realtà – spiega Mangiafico – le cooperative hanno già fatto un passaggio con le famiglie non solo informandole della possibilità di usufruire del servizio ma, in caso i genitori fossero favorevoli, hanno provveduto a redigere un certificato che autorizza l’introduzione dell’operatore Asacom all’interno della piattaforma”.
Il secondo problema riguarda la certificazione delle ore di lavoro degli operatori, documento che nessuno si prende la responsabilità di firmare. “Ma senza questa certificazione – continua Mangiafico – le cooperative non possono presentare al Comune la richiesta di finanziamento (fondi già previsti nel bilancio comunale)”.

Anche perché “al capitolo 19023.1 ci sono 965 mila euro per il servizio per l’anno 2020 – sottolinea Mangiafico  – Tutti fondi che andrebbero spesi per l’assistenza dei bimbi diversamente abili “per cui se ne sono “risparmiati” due mesi con la mancata attivazione del servizio, si potranno aumentare le ore a partire dal mese di settembre affinché queste risorse siano comunque utilizzate tutte per loro” – continua Mangiafico.
A questo proposito, singolare il caso dell’Istituto Elio Vittorini, il quale autorizza la partenza del servizio da subito, superando i problemi posti da altri istituti, ma praticamente a costo zero proprio per l’assenza già annunciata della certificazione attestante le ore di lavoro fatte dall’operatore Asacom.
Il quadro è certamente complesso, ma, per tirare le somme è possibile dire che, seppur con le difficoltà incontrare, la soluzione per superare gli ostacoli esiste e adesso bisogna accelerare per fare risposte concrete.

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