Siracusa, 9 Maggio 2020 – “Sarebbe opportuno, ma”. Questa la risposta che le cooperative sociali si sono viste recapitare dalle scuole alla richiesta di attivazione del servizio Asacom, e cioè il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per bambini e ragazzi disabili. Una situazione complicata, sollevata da Michele Mangiafico, e gestita a due velocità diverse a Siracusa.
“ Due mesi in cui i ragazzi sono rimasti indietro nell’apprendimento, due preziosi mesi di formazione e apprendimento al momento andati persi” – commenta Mangiafico.
Tanti i limiti di una vicenda che affonda le radici già al 28 aprile quando, secondo una comunicazione del Comune di Siracusa, il servizio sarebbe potuto partire da maggio (un tempo biblico per un servizio necessario come quello Asacom). Eppure ad oggi, dopo una decina di giorni dall’inizio del mese, possiamo affermare che solo l’Istituto Costanzo e l’Istituto Martoglio sono riusciti a fornire risposta agli alunni.
Da quel 28 aprile ad oggi ci sono, da un lato comunicazioni rimbalzate tra Comune, cooperative e dirigenti scolastici, e dall’altro lato ci sono ragazzi che hanno bisogno anche per la condizione di disagio che vivono di uscire dall’isolamento.
Due tra tutte. La prima riguarda la privacy degli studenti. “In realtà – spiega Mangiafico – le cooperative hanno già fatto un passaggio con le famiglie non solo informandole della possibilità di usufruire del servizio ma, in caso i genitori fossero favorevoli, hanno provveduto a redigere un certificato che autorizza l’introduzione dell’operatore Asacom all’interno della piattaforma”.
Il secondo problema riguarda la certificazione delle ore di lavoro degli operatori, documento che nessuno si prende la responsabilità di firmare. “Ma senza questa certificazione – continua Mangiafico – le cooperative non possono presentare al Comune la richiesta di finanziamento (fondi già previsti nel bilancio comunale)”.