A quota zero il servizio di trasporti in città. Un risultato imbarazzante per una città che sta vedendo i turisti arrivare in un momento storico in cui le presenze in città sono un elemento fondamentale di salvezza per l’economia locale. Ad oggi, però, la grande assenza registrata è quella del trasporto pubblico e dei bus turistici. A sollevare il problema è Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale.
Mentre in città, spiega Mangiafico, i privati tentano di risollevarsi dal periodo dell’emergenza Covid, l’Amministrazione rimane ancora indietro. Un esempio su tutti: istituite le visite serali al Parco della Neapolis, senza l’introduzione di alcun mezzo pubblico dedicato al trasporto dei turisti che non si sa bene come dovrebbero raggiungere il sito archeologico.
Eppure, sempre questa Amministrazione, si era impegnata, lo scorso 3 agosto del 2019, con una delibera di Giunta (la numero 135) ad incrementare il servizio tramite il Documento unico di programmazione 2020-2022. A pagina 24, nella sezione “mobilità e trasporti”, si legge: “Ci si prefigge di incrementare il servizio di trasporto turistico incrementandolo con l’acquisto di due nuove navette, nonché altra gara per l’affidamento del trasporto pubblico locale, venendo a scadenza nel dicembre 2019 il servizio in atto gestito dall’AST”.
“Una programmazione, ad un anno dalla sua approvazione, totalmente disattesa dalle scelte politiche in ordine alla totale soppressione del servizio turistico di bus navette” – dice Mangiafico.
“Tale decisione politica – continua Mangiafico – risulta anche in contrasto con il Piano esecutivo di gestione, avvenuto con Delibera di Giunta numero 51 del 03/06/2020, all’interno del quale risultano tre voci di bilancio orientate al servizio di trasporto pubblico locale e ai bus turistici del Comune di Siracusa, ovvero: a) cap. 13876 Manutenzione bus e veicoli elettrici, 180.000; b) cap. 13874 Spese per servizio trasporto pubblico, 135.000; c) cap. 19044.33 Servizi connessi ai bus navetta, 442.000”.
Inoltre, bisogna aggiungere che una buona parte del servizio bus navetta è finanziato con il ricavato della tassa di soggiorno, quest’ultima prima cancellata e poi introdotta nuovamente. A fronte di questo, quali provvedimenti vuole prendere questa Amministrazione per ovviare al problema? Se si decide di mandare in pensione le navette, con quale altro strumento si pensa di soccombere a questa mancanza?
Interrogativi e proposte saranno oggetto di confronto giovedì pomeriggio, all’Urban center, nell’ambito della seconda riunione dell’organismo di democrazia partecipata.
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