Nel pomeriggio dello scorso 12 luglio, alle ore 18:15 circa, è giunta segnalazione presso la sala operativa della Questura di Siracusa, di un cittadino extracomunitario riverso per terra in questa Via Re Ierone II all’altezza del civico 88.
Giunti prontamente sul posto, gli operatori dell’U.P.G.S.P. e della Squadra Mobile aretusea, hanno constatato la presenza di un uomo riverso sul marciapiede che presentava una grave ferita al petto. Nonostante le manovre di rianimazione esperite dal personale sanitario del 118 intervenuto repentinamente, il trentenne di origine nigeriano è deceduto sul colpo.
Sono state, pertanto, immediatamente avviate le attività investigative del caso al fine di ricostruire la dinamica dei fatti ed individuare i colpevoli della brutale ed efferata aggressione.
In sintesi, dalle attività investigative esperite dagli uomini della Squadra Mobile di Siracusa, sia mediante l’escussione di alcuni testimoni, sia mediante l’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza installati nel luogo teatro dell’evento delittuoso, è emerso che alle ore 16:20, tra la vittima e l’aggressore, vi era stata una lite a seguito della quale la vittima aveva sferrato un pugno all’odierno fermato procurandogli una ferita all’arcata sopraccigliare. Di seguito, onde vendicarsi per il gesto subito, il fermato si è messo in cerca della vittima che ha poi rintracciato alle ore 17:58 in strada, precisamente in via Pindaro. Raggiunto l’uomo, l’aggressore ha estratto un grosso coltello che aveva nella borsa ed ha sferrato alcuni fendenti, di cui uno mortale, all’indirizzo della vittima per poi darsi a precipitosa fuga.
Individuato l’autore della brutale aggressione, sono state avviate attivissime ricerche vista la pericolosità del soggetto. Il predetto, infatti, pluripregiudicato, era già ampiamente noto alle forze di polizia procedenti che in numerosissimi altri casi erano già intervenute per episodi analoghi in cui era coinvolto l’aggressore. Quest’ultimo, dalla personalità aggressiva e assai violenta, in più di una occasione si era scagliato contro le Forze dell’ordine intervenute per placare le azioni violente e spropositate dell’uomo che non di rado ha procurato allarme sociale e pericolo per l’incolumità dei cittadini.
Gli investigatori si sono messi immediatamente sulle tracce del ricercato, impresa questa sicuramente ardua trattandosi di soggetto senza fissa dimora.
Tuttavia, acquisite nell’immediatezza dei fatti notizie sul conto dell’uomo volte a rintracciare una possibile abitazione, sono stati ispezionati tutti i luoghi segnalati come possibili dimore di fortuna. Tali ricerche, però, nella provincia aretusea hanno dato esito negativo nell’immediatezza dei fatti.
Solo l’acume investigativo degli operatori di polizia giudiziaria ha consentito di acquisire fondata notizia della presenza dell’aggressore a Catania. Pertanto, il personale operante ha provveduto a richiedere ausilio ai colleghi del capoluogo etneo inserendo una nota di rintraccio “ad hoc”, nota grazie alla quale è stato possibile rintracciare l’uomo.
Infatti, alle ore 23:30 circa del 13 luglio u.s., un Assistente Capo in forza presso la Questura di Catania, libero dal servizio, mentre transitava in quella via De Pasquale, è stato allertato da un gruppo di soggetti presenti nella zona che gli segnalava la presenza di un soggetto di origine nigeriana sospettato di aver perpetrato un omicidio ai danni di un loro connazionale. Preso atto di quanto appreso, il poliziotto si è immediatamente adoperato al fine di identificare il soggetto, allertando contestualmente gli operatori dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania intervenuti in ausilio del collega.
Effettivamente, il controllo in questione ha dato esito positivo poiché il soggetto fermato era proprio l’uomo oggetto della nota di rintraccio inserita dalla Questura di Siracusa che è stata immediatamente contattata dai colleghi catanesi per essere informata della vicenda.
Alla luce di tutti gli elementi emersi, notiziata l’A.G. procedente, gli uomini della Squadra Mobile di Siracusa e dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto per omicidio, nei confronti del ventitreenne nigeriano che, al termine delle incombenze di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Catania in attesa dell’udienza di convalida.