Si conclude con un patteggiamento accolto dal Gup di Messina, in favore dell’avvocato Giuseppe Calafiore, l’Odissea giudiziaria che ha tenuto il banco nella cronaca giudiziaria in lungo e in largo nella Penisola. Infatti, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Messina, Fabio Pagana, ha accettato la richiesta di patteggiamento proposta dall’avvocato Giuseppe Calafiore. L’accusa della Procura: associazione a delinquere, corruzione dell’ex pm di Siracusa, Giancarlo Longo, corruzione di periti, consulenti tecnici e svariate ipotesi di falso e altre ipotesi delittuose.
La pena adottata è di undici mesi di reclusione in continuazione con la condanna a due anni e nove mesi, applicata nel febbraio dello scorso anno all’imputato dal Gup del Tribunale di Roma, per i reati commessi nella capitale. Condanna che è stata concordata dai legali difensori, avvocati Alberto Gullino e Mario Fiaccavento, con i pm Federica Rende, Antonella Fradà e Antonio Carchietti della Procura di Messina.
Il Gup ha applicato a carico di Calafiore anche la confisca dei beni fino a coprire le sanzioni pecuniarie e la condanna al pagamento delle parti civili costituite dal Comune di Siracusa, dall’Ordine degli avvocati di Siracusa e dall’avv. Nicolò D’Alessandro, che ha difeso il Comune di Siracusa nella controversia giudiziaria con la società che ha fatto realizzare il centro commerciale denominato “Fiera del Sud”.
C.A.