Teatro comunale di Siracusa, nominata la commissione giudicatrice


Il Comune di Siracusa ha nominato la commissione giudicatrice che dovrà valutare l’unica proposta pervenuta per la gestione del teatro comunale di Siracusa. In esecuzione della determina dirigenziale del 13 gennaio, è stata espletata la gara telematica, sottosoglia, per l’affidamento in concessione della gestione, fruizione, valorizzazione e visite del Teatro Comunale di Siracusa, con aggiudicazione in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Atteso che occorre procedere alla costituzione della Commissione Giudicatrice per la valutazione delle offerte pervenute, è stato individuato dal Segretario Generale del Comune di Siracusa il dr. Vincenzo Miccoli, Dirigente della Polizia Municipale, quale Presidente della Commissione, mentre per la designazione dei componenti è stato effettuato, dall’UREGA, Sezione Provinciale di Siracusa, il sorteggio pubblico. La gara è stata esperita il 27 maggio con la procedura del sorteggio e sono stati selezionati l’avvocato Letizia Batticani e l’architetto Paolo Surace.

La commissione dovrà adesso riunirsi per valutare l’unica proposta pervenuta che è quella dell’impresa Teatro della Città srl.

Come si ricorderà, nel settembre dello scorso anno è andata deserta la gara per l’affidamento in concessione della gestione, fruizione, valorizzazione e visite del teatro comunale di Siracusa. Il dirigente comunale responsabile del procedimento, aveva pubblicato il verbale con cui ha accertato che entro il termine stabilito del 20 settembre non fossero pervenuti plichi contenenti le offerte per cui la gara è stata dichiarata deserta.

Il bando era stato approvato con determina dirigenziale del 10 luglio che prevede che possano partecipare operatori che abbiano gestito per almeno 3 anni, in maniera continuativa, un teatro, un auditorium o un sito culturale con una capienza non inferiore a 200 posti a sedere. Il canone annuo a base d’asta era stato fissato a 240mila euro per 3 anni di contratto, il che significa che l’impresa che si sarebbe aggiudicato l’appalto avrebbe dovuto corrispondere al Comune capoluogo un canone annuo pari a 80mila euro.

Il gestore ha il compito di realizzare una programmazione di eventi teatrali, musicali e culturali che offrano al territorio un servizio di qualità e di scelta oculata.

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