Tiziano Spada (Pd): “Bronchiolite, il Governo Meloni mette a rischio la salute dei nostri bambini.

Il governatore Schifani faccia la propria parte”

“Il Governo Meloni non autorizza la Sicilia all’acquisto del vaccino contro la Bronchiolite, una grave malattia che può provocare la morte dei neonati”. La denuncia è del deputato regionale del Partito Democratico, Tiziano Spada, che ha presentato un’interrogazione parlamentare, al presidente della Regione Siciliana e all’assessore regionale della Salute, per avere notizie “sulle interlocuzioni con le istituzioni nazionali competenti riguardanti l’attuazione delle urgenti soluzioni volte a garantire su tutto il territorio nazionale la somministrazione gratuita dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab, necessario a prevenire le malattie da virus respiratorio sinciziale. E, in considerazione dei limiti determinati dal Piano di rientro dal disavanzo sanitario, se sono previsti (o si intendano prevedere) dei meccanismi di monitoraggio riguardanti la classificazione dei farmaci, al fine di porre in essere per tempo le adeguate iniziative utili ad arginare i disagi e garantire il diritto alle cure dei cittadini siciliani”.

Spiega infatti l’on. Tiziano Spada: “La Sicilia, come altre 6 regioni italiane in piano di rientro dal disavanzo sanitario, non può garantire la somministrazione dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab a carico dei propri bilanci in quanto prestazione “extra Lea. Infatti, il farmaco ad oggi è classificato da Aifa in fascia C e non è incluso nel vigente Piano nazionale prevenzione vaccinale. Ma se questa situazione dovesse persistere, la salute dei nostri bambini verrà messa seriamente in pericolo. Già lo scorso anno – ricorda il parlamentare regionale – le Unità di terapia intensiva neonatale e i reparti di Neonatologia sono esplosi per il gran numero di ricoveri. Per cui – conclude Tiziano Spada – anziché farci trovare nuovamente impreparati a scapito della salute dei più piccoli, chiedo al presidente Schifani di assumersi le proprie responsabilità e di dare risposte certe alle tante, troppe famiglie preoccupate per la salute dei propri bambini”.

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By Redazione

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