Scattano gli arresti per l’ex deputato regionale Pippo Gennuso. I carabinieri della Compagnia di Modica hanno eseguito un ordine di esecuzione nei confronti di Gennuso che dovrà scontare la pena di 8 mesi agli arresti domiciliari dopo avere patteggiato la pena per traffico d’influenze.
Nel luglio 2019 il gup del tribunale di Roma, Costantino De Robbio, ha applicato, a carico di Gennuso, la pena di un anno e due mesi di reclusione. L’originaria contestazione a carico di Gennuso era proprio quella di corruzione sulla base delle dichiarazioni accusatorie di Piero Amara e Giuseppe Calafiore, che le hanno ribadite anche durante l’incidente probatorio quando hanno dichiarato di avere corrotto i componenti del Consiglio di Giustizia Amministrativa per rifare le elezioni in nove seggi tra Rosolini e Pachino e di consentire a Gennuso di riconquistare il seggio elettorale perduto a seguito dello spoglio delle elezioni regionali dell’autunno del 2012. Gennuso ha sostenuto di non avere corrotto nessun giudice ma di avere pagato i due avvocati a saldo delle loro spettanze come attività difensiva svolta davanti al Cga contro la sentenza del Tar di Catania, che aveva rigettato la sua richiesta di conteggiare le schede.