24 giugno 2023 – Tribunale di Milano ha annullato la trascrizione dell’atto di nascita del figlio di una coppia di uomini nato con la maternità surrogata.
Mentre ha stabilito che per chiedere l’annullamento della trascrizione dei riconoscimenti dei figli di tre coppie di donne, nati all’estero con procreazione assistita, serve un altro “procedimento” di “rimozione dello stato di figlio”.
Lo ha deciso il Tribunale civile, al quale la Procura milanese aveva chiesto di annullare, sulla base della sentenza della Cassazione dello scorso dicembre, le registrazioni all’anagrafe del Comune di Milano dei figli di quattro coppie omogenitoriali.
Il Tribunale di Milano, si legge in un comunicato che riporta i motivi delle decisione, era stato “chiamato a decidere su 4 impugnazioni proposte dalla Procura della Repubblica”.
In sostanza, il pm Rossana Guareschi del dipartimento guidato dall’aggiunto Letizia Mannella aveva chiesto di cancellare le registrazioni di quelle trascrizioni e iscrizioni effettuate dal Comune dopo il deposito del verdetto della Suprema Corte, sulla base del quale anche la Prefettura, lo scorso marzo, aveva inoltrato una circolare relativa all’interruzione della registrazione dei figli di coppie omogenitoriali e proprio alla luce delle “impugnative” avviate dalla Procura a febbraio. “In un procedimento – chiariscono i giudici – è stato chiesto l’annullamento della trascrizione dell’atto di nascita, riportante l’indicazione sia del genitore biologico sia del genitore intenzionale, relativo a un minore nato all’estero da due cittadini italiani, coppia omogenitoriale, con gestazione per altri/maternità surrogata”.