Tribunale, ribadita la carenza di personale

La carenza d’organico di personale provoca limitazioni organizzative alla macchina della giustizia. Un dato che emerge in maniera preponderante dalla relazione sull’amministrazione della giustizia, letta esposta dal presidente della Corte d’appello di Catania, facente funzioni, Domenica Motta. La presidente segnala “limitazioni organizzative imposte dai vuoti d‘organico del personale di magistratura che, in misura maggiore o minore, continuano ad affliggere gli uffici del distretto, e in particolare quelli di primo grado”.

Giustizia civile. Benché i dati provenienti dai Tribunali del distretto mostrano una sensibile riduzione dei processi e delle pendenze finali, nel Tribunale di Siracusa, la pendenza si è mantenuta pressoché stabile. La durata media delle cause oscilla tra i tre e i quattro anni per i procedimenti contenziosi e risulta pari ad un anno e mezzo-due anni per gli affari civili in generale.

A Siracusa alla data del 30 giugno 2020 erano pendenti 16.076 cause, con un irrilevante aumento delle pendenze rispetto all‘anno precedente (16.069); nello specifico, a fronte di 9.646 procedimenti, ne sono stati definiti 9.639. Un ruolo importante ha avuto la Camera arbitrale e di conciliazione, costituita alla Camera di Commercio del Sudest, dove si sono registrate solo 31 richieste di mediazione ed è risultato marginale anche il numero delle richieste di arbitrato.

Divorzi: Il presidente del Tribunale di Siracusa, evidenzia che il fenomeno dell’incremento delle cause di divorzio, “ha esaurito i suoi effetti, giacché sono stati iscritti 354 divorzi congiunti a fronte dei 371 dell’anno precedente e dei 417 del 2018, e per il secondo anno consecutivo il numero complessivo dei procedimenti di separazione e divorzio è diminuito (1.196 rispetto ai 1.396 iscritti nell‘anno precedente e ai 1.493 iscritti nell‘anno ancora precedente), presumibilmente per effetto del maggior ricorso delle parti alla cosiddetta convenzione di negoziazione assistita”.

Controversie da lavoro. Alla data del 30 giugno 2020 al Tribunale di Siracusa erano pendenti 5.500 procedimenti contenziosi, di cui 670 controversie di pubblico impiego, 1.574 altre controversie di lavoro, 2.203 controversie di previdenza e assistenza obbligatorie, 979 procedimenti cautelari e speciali, 74 procedimenti c.d. Fornero; alla data del 30 giugno 2019 ne erano invece pendenti 5.885, con una diminuzione significativa della pendenza. Nel periodo in esame ne sono sopravvenuti 2.974, rispetto ai 4.036 dell‘anno precedente, e ne sono stati definiti 3.359, rispetto ai 4.057 dell‘anno precedente. Si è registrata una notevole crescita dei procedimenti in materia di previdenza e assistenza, già segnalato nella relazione dell’anno scorso e determinato dall‘introduzione dell’accertamento tecnico.

Fallimenti: A Siracusa alla data del 30 giugno 2020 erano pendenti 675 procedure fallimentari, 30 istanze di fallimento e 9 concordati preventivi (altri 30 erano e sono in fase di esecuzione post omologa). Il dato numerico è in ulteriore riduzione per quanto riguarda le prime, diminuite ancora nell’anno di riferimento (al 30 giugno 2019 erano 733; al 30 giugno 2018 erano 770; al 30 giugno 2013 erano 1044). Nella relazione viene evidenziato che il trend “appare in controtendenza rispetto agli effetti generali della crisi economica in atto da tempo nel contesto nazionale. Merita d‘essere segnalata al Tribunale di Siracusa l’ulteriore riduzione dei concordati preventivi (7 rispetto ai 9 dell‘anno precedente e ai 17 dell‘anno ancora precedente): complessivamente le procedure di concordato preventivo, comprese quelle omologate in fase di esecuzione, sono 39.

Le procedure fallimentari pendenti da oltre cinque anni alla data del 30.6.2020 sono in numero (sempre più decrescente) di 434 (rispetto alle 864 pendenti al 30 giugno 2013) mentre 80 sono in fase di chiusura.

Esecuzioni immobiliari. Il Presidente del Tribunale di Siracusa rileva che nel settore delle esecuzioni immobiliari il trend di definizione rispetto alle sopravvenienze è risultato positivo. A fronte di 288 procedure, ne sono state definite 448, sicché il numero delle procedure pendenti al 30 giugno 2020 ammonta a 2.917, mentre al 30 giugno 2019 le pendenze erano 3.077. Negativo è stato invece il trend nelle esecuzioni mobiliari; a motivo della perdita di un’unità nel settore le definizioni nel periodo (1.505) sono risultate infatti inferiori alle sopravvenienze (1.645).

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