Truffe bancarie, Codici: condannata l’autrice di una frode da 3mila euro, per la vittima rimborso doppio

“Questa sentenza è molto importante per due motivi – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e per questo ci teniamo ad evidenziarla. Il primo aspetto riguarda la fase iniziale dell’azione che abbiamo intrapreso per assistere la vittima. Parliamo di una truffa bancaria. Il cliente ha ricevuto una telefonata in cui veniva informato del tentativo di accesso al conto e da lì è scattato il raggiro, che ha fruttato un bottino di circa 3mila euro. Abbiamo presentato ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, che si è concluso con il riconoscimento del rimborso per il nostro assistito. All’epoca è stata fatta anche denuncia ai Carabinieri e qui si inserisce il secondo aspetto importante di questa vicenda. La querela, infatti, ha portato all’apertura del processo che oggi si è concluso con la condanna dell’imputato. Questo significa che le truffe bancarie possono essere smascherate e che i responsabili possono essere individuati e condannati. È per questo che diciamo sempre di denunciare. A volte capita che nelle vittime subentri la vergogna per essere state raggirate e per questo decidano di non fare nulla. Non bisogna colpevolizzarsi e tantomeno darsi per vinti. Queste truffe sono sempre più diffuse e sofisticate, se poi si aggiunge lo stato d’animo di chi riceve l’avviso di un tentativo di frode in corso si comprende come non sia difficile cadere in trappola. In realtà sono le banche che dovrebbero migliorare i propri sistemi di sicurezza per tutelare meglio i clienti. In ogni caso rinnoviamo l’invito ai consumatori a prestare attenzione quando si ricevono avvisi di sicurezza. Bisogna proteggere i dati personali e prima di compiere qualsiasi operazione è bene contattare il proprio istituto per verificare che la comunicazione ricevuta sia reale. E in caso di truffa, lo ripetiamo, denunciare e segnalare, perché è possibile ottenere giustizia ed essere rimborsati”.

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By Redazione

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