Le ripercussioni economiche della pandemia, il panico e il timore legato al coronavirus sta distruggendo l’economia italiana. I numeri sono impressionanti: Siracusa e provincia perde il 40%, in tutti i settori legati al settore crolla del 60-70%, crisi nera Sconcertano i dati riportati dall’Istat secondo cui 6 aziende su 10 del settore temono per la propria sopravvivenza. La percentuale sale al 57,8% per le imprese dell’alloggio e al 66,5% per quelle della ristorazione. A pesare in particolar modo è il crollo dei consumi che rischia di mettere in ginocchio un comparto il cui potenziale, considerato l’indotto. Non solo le regioni del nord sono interessante da questo triste fenomeno ma anche il territorio, le stime non sono confortanti , quanti posti di lavoro sono a rischio ho sono stati persi . Per il quale, il Governo aiuti le imprese con tutti gli ammortizzatori sociali perché a causa dell’emergenza coronavirus sono andati in fumo migliaia di posti di lavoro. Il turismo nel territorio siracusano, già in difficoltà per la mancanza di politiche adeguate, è apparso da subito in ginocchio davanti alla pioggia di disdette e crollo delle prenotazioni dove l’Ugl non ha potuto, in tempi non sospetti, che denunciare la preoccupazione per una situazione che rischiava di diventare disastrosa per l’economia italiana in particolare. Il fallimento di misure insignificanti come il bonus vacanze purtroppo è stato evidente a tutti. Ancora si continua con le paure e incertezze, dove a stagione quasi terminata in serio rischio sono tutte le attese e potenzialità della costa e degli operatori economici, con i dati preoccupanti sulle conseguenze negative del coronavirus sulla nostra economia in diversi settori: dall’alberghiero alla ristorazione. Dati negativi Istat che hanno inciso in maniera significativa sul turismo la cui importanza è fondamentale in termini di ricchezza generata e numero di occupati. La gravità della situazione impone una riforma organica volta a rilanciare l’intero settore attraverso defiscalizzazione e incentivi, implementando altresì le risorse da destinare a fondo perduto alle imprese. E’ stata una mazzata per il turismo materano, il Governo intervenga: è necessario – prosegue Galioto – agire subito per salvaguardare l’occupazione, con misure che vadano a tutelare tutte le categorie produttive, senza dimenticare gli altri centri della zona di Noto e della zona montagna. Chiediamo ai Rappresentati politici nazionali e Regionali, considerata la situazione di estrema gravità, di adottare provvedimenti per l’emergenza, sospendendo il pagamento di tasse, contributi e mutui ed estendendo l’area d’intervento dei fondi di integrazione salariale senza nessuna esclusione: è necessario un intervento urgente, in caso contrario, la maggior parte delle imprese saranno costrette addirittura a chiudere definitivamente i battenti. La continua psicosi dall’effetto Coronavirus sta distruggendo tutto: nulla ad oggi sta frenando, non solo il turismo ma anche altri settori importanti per la nostra economia provinciale. Per Galioto, “aspettiamo che cosa, non c’è nessuna programmazione per il rilancio, come ripete un antico adagio -se non riuscite a lavorare con amore ma solo con disgusto è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l’elemosina di chi lavora con gioia. Poiché se cuocete il pane con indifferenza, voi cuocete un pane amaro, che non potrà mai sfamare l’uomo del tutto.- In attesa di capire l’evoluzione legata alla diffusione del Coronavirus – conclude il sindacalista – per l’Ugl è essenziale limitare i danni devastanti del turismo e non solo, ne va’ di tutta l’economia provinciale”.
UGL SIRACUSA