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Dopo gli ultimi incidenti, la situazione sta diventando preoccupante. Ci sono lavoratori che guidano anche 15 o 16 ore di fila grazie ai dispositivi alterati”. La denuncia è del segretario generale della FILT CGIL di Siracusa, Vera Uccello, scende in campo a tutela degli autotrasportatori.
L’uso comune è quello di inserire un magnete che altera il cronotachigrafo – una sorta di computer di bordo che registra velocità, soste e tempi d’attesa – la calamita in questo modo blocca il dispositivo e non permette di registrare i tempi di guida o la velocità del mezzo. In questo modo possono anche guidare tre volte di più rispetto al consentito.
“Non voglio di certo dire che non debbano essere sottoposti a tutti i controlli, e ai test a cui l’autista in questi casi si deve sottoporre; intendo piuttosto dire che gli autotrasportatori oggi fanno parte di un comparto in cui le irregolarità, le illegittimità contrattuali e il ricatto lavorativo sono ormai la regola>>.
La responsabilità in tutti i casi ricade sulla testa del lavoratore, su cui scatta la denuncia a piede libero e il ritiro della patente oltre a una maxi multa, nessuna conseguenza per l’azienda. “Questo – conclude Vera Uccello – è un problema su cui parti sindacali e datoriali insieme possono fare squadra per trovare soluzioni per il bene di tutti”.