Si era trasferito a Siracusa il medico di Paternò che deve scontare la pena di 21 anni di reclusione per avere ucciso un paziente durahte una battuta di caccia I Carabinieri della Stazione Siracusa hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, arrestando Michele Privitera, catanese, di 60 anni, medico. Due giorni fa, il medico si è visto rigettare dai giudici della prima sezione penale di Cassazione, il ricorso relativo alla sentenza di condanna a 20 anni, 11 mesi e 11 giorni di reclusione per omicidio volontario, del medico psicologo Michele Privitera, ex dipendente dell’Asp di Acireale.
L’uomo venne condannato in primo grado per l’uccisione del 23enne acese Salvo Marco Zappalà, avvenuto il 2 gennaio del 2008 nelle campagne di Paternò. Zappalà venne ucciso da un colpo di fucile alla tempia. La prima sentenza di condanna per il dottor Privitera fu emessa dalla Corte d’Assise di Catania il 27 ottobre 2014, sentenza poi confermata in appello dai giudici di secondo grado il 18 settembre del 2018. Privitera, subito dopo i fatti riferì ai carabinieri che il ragazzo durante una battuta di caccia gli aveva strappato il fucile dalle mani e si era sparato un colpo alla testa. Qualche giorno dopo, però, modificò quella versione affermando di avere invece affidato l’arma al giovane, di essersi allontanato per qualche minuto e di avere sentito poco dopo l’esplosione d’un colpo, trovando il giovane 23enne privo di vita, a terra, con il fucile accanto e l’estremità della canna stretta tra le dita della mano.