Ucraina – bombardata una scuola – divieto di lasciare il paese per tutti gli uomini tra i 18 ed i 60 anni

25 febbraio 2022 – In nottata una raffica di missili russi è caduta sulla capitale ucraina, mentre l’esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città, arrivando a raggiungere un aeroporto ad appena 130 chilometri dalla Polonia. Distrutti dai militari russi 14 sistemi antimissilistici e abbattuto cinque aerei, cinque droni e un elicottero durante un’operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola – che pare sia stato colpito per errore – a Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il sindaco della città, Ivan Prikhodko. “Due insegnanti – le sue parole diffuse tramite i social – sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50”. Prikhodko ha aggiunto inoltre che c’e’ anche una persona ferita. “ frontiere aperte di Romania e Polonia. Fanno passare donne, bambini e anziani. C’è assistenza aiuto e sostegno per i profughi appena passato il confine. Ci sono lunghe code ma ci si muove.  Le forze russe prendono di mira anche le aree civili dell’Ucraina, rende noto Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia dovrà “parlare” con l’Ucraina “prima o poi” per porre fine ai combattimenti. Le forze ucraine “fanno tutto il possibile” per difendere il Paese, ha detto oggi il presidente ucraino elogiando la popolazione per l'”eroismo” che ha dimostrato finora di fronte all’avanzata russa. “Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”, ha affermato Zelensky. Il cosiddetto gruppo dei ‘Nove di Bucarest’ è formato da Romania, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituanuia, Polonia e Slovacchia. “Ho avuto colloqui con (il premier britannico) Boris Johnson. Aggiornato sull’andamento della difesa dell’Ucraina e sugli insidiosi attacchi a Kiev da parte dell’aggressore. Oggi l’Ucraina ha più che mai bisogno del supporto dei partner. Chiediamo una reazione efficace alla Federazione Russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate”, così si è espresso Zelensky in un tweet. Le sirene hanno risuonato più volte nella capitale, dove la popolazione è stata invitata a raggiungere i rifugi antiaerei. L’Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’invasione e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno finora fornito alcun dato sulle vittime dell’invasione iniziata poco più di 24 ore fa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha emanato ieri sera un decreto che dispone una “mobilitazione generale” di tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni di età, ai quali è stato fatto divieto di lasciare il Paese. Combattimenti imperversano in tutto il Paese mentre appare sempre più vicino alla meta il piano della Russia di assumere il controllo di Kiev, di cui l’intelligence ucraina ha rivelato alcuni dettagli. Ieri sera Zelensky, dopo aver partecipato da remoto a un Consiglio europeo svolto a tarda ora a Bruxelles, ha dichiarato sul suo canale Telegram che “forze nemiche di sabotaggio” erano entrate a Kiev avendo come obiettivi lui e la sua famiglia. “Ma io resto qui”. Il Regno Unito promette di rinforzare il proprio sostegno all’Ucraina. E’ quanto detto dal premier Boris Johnson al suo omologo ucraino Zelensky. La Russia ha chiuso il suo spazio aereo a tutti gli aerei britannici, o legati al Regno Unito. Lo ha annunciato l’autorità russa per l’aviazione. La “sicurezza” del presidente ucraino è in gioco, la Francia è pronta “ad aiutare se necessario“. Lo afferma il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian. La Cina “si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui “gli Stati Uniti hanno imposto più di un centinaio di sanzioni alla Russia dal 2011”, che sono risultati strumenti “non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi”.

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By Cosimo Consoli

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