L’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla – insieme al Commissario straordinario dell’Ersu di Palermo Giuseppe Amodei, al direttore Ernesto Bruno, al presidente designato dell’ente Giuseppe Di Miceli e alla presenza del professore Paolo Inglese, pro-rettore dell’Università di Palermo – ha incontrato gli studenti eletti nel Consiglio di amministrazione dell’Ersu di Palermo e i rappresentanti del movimento di contestazione studentesca che, negli ultimi giorni, ha avviato una protesta per sollecitare ulteriori interventi a favore del diritto allo studio, con particolare riferimento alla richiesta di un maggiore disponibilità di posti letto per gli studenti fuori sede. Nell’occasione sono state avanzate ulteriori richieste, riguardanti l’edilizia e la manutenzione delle residenze universitarie, nonché la copertura del 100 per cento delle borse di studio riservate ai giovani utilmente collocati nelle graduatorie predisposte dall’Ersu.
Premesso che il governo Musumeci ha elevato il livello di copertura dei benefici per il diritto allo studio ad oltre il 70 per cento del fabbisogno, con una crescita di oltre il 20 per cento rispetto agli anni precedenti, l’assessore ha dichiarato: «Comprendo bene le esigenze dei ragazzi i quali, pur avendo ben compreso e apprezzato il lavoro e l’impegno posti dal governo in materia di diritto allo studio universitario, sollecitano ulteriori interventi della politica a sostegno dei soggetti più svantaggiati che non possono essere privati dell’accesso agli studi».
Dall’incontro è emersa la opportunità di attivare, già da domani, un Tavolo tecnico che, partendo dalla rappresentazione delle generali esigenze, possa individuare azioni di breve e medio termine, in grado di assicurare una più ampia fruizione dei posti letto disponibili e allargare progressivamente la già incrementata platea dei benefici. Agli studenti è stato garantito l’interessamento del governo per consolidare le necessarie risorse finanziarie, anche sollecitando il Miur a prevedere un incremento delle somme annualmente destinate al diritto allo studio universitario che, già in atto, grazie alle premialità riconosciute alla Regione, vedono la Sicilia tra le prime quattro regioni italiane.
«Lavoreremo per dare ulteriori risposte ai giovani meritevoli e bisognosi – aggiunge Lagalla – proseguendo in un impegno che ha già dato i suoi primi e positivi risultati. Sarà opportuno sensibilizzare a tale obiettivo tutta la politica regionale. Occorre tuttavia non dimenticare che la residenzialità universitaria rappresenta un problema nazionale, particolarmente avvertito nel Mezzogiorno dove sono necessari cospicui e coraggiosi investimenti nazionali».
«E’ stato fatto un passo in avanti – dichiara Emanuele Nasello, consigliere di amministrazione dell’Ersu di Palermo – la situazione rimane complessa ma è da questi tavoli, come quello avviato oggi, che si inizia a lavorare sinergicamente per riuscire a trovare un punto di accordo sulle soluzioni possibili».