Siracusa, 17 aprile ’21 – “Non ideologizziamo nessuna vertenza. L’unico compito del sindacato è la difesa dei lavoratori, ovunque loro operino. La pandemia economica esige, adesso, pari attenzione e responsabilità in ogni settore. Tutti insieme per trovare il vaccino giusto contro la crisi e fermare l’emorragia occupazionale.”
Al termine di una settimana difficile per il mondo del lavoro siracusano, l’ennesima, il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, alza il livello dell’attenzione e pone sul tavolo sindacale l’esigenza di aprire una nuova stagione di protesta, confronto e proposte con le istituzioni.
“Non possiamo e non dobbiamo mai dimenticare che tutti i lavoratori ci osservano ogni giorno – aggiunge la Carasi – In settimana la vertenza dei lavoratori della BNG ha visto impegnato il sindacato e martedì prossimo, grazie ad una serie di costanti contatti, proveremo a trovare una sintesi nell’incontro convocato in Confindustria.
Sbagliato, però, indicare questa o quella vertenza come il simbolo del momento – sottolinea ancora il segretario generale della Cisl territoriale – In questo modo manchiamo di rispetto al nostro ruolo e, soprattutto, a tutti i lavoratori. Ideologizzare la singola vertenza rischia di farla implodere miseramente e creare problemi anche ad altre, gravi, vicende occupazionali aperte.
Basti pensare, ad esempio, ai lavoratori, più di un centinaio, dei servizi del Comune di Siracusa – ricorda Vera Carasi – Uno spacchettamento che crea un precedente grave. Credo sia arrivato il momento che il sindacato intervenga in maniera unitaria e decisa. È una vicenda che si inserisce in quella politica del cambio appalti che tanti problemi ha creato ai lavoratori. Noi dobbiamo difendere ognuno di loro. È arrivato il momento di fermarci e di riflettere su un’azione utile a risolvere i problemi.
Concentriamoci e lavoriamo ad un rapporto di affidabilità con le Istituzioni per ottenere il meglio per il mondo del lavoro di questa provincia.
Gli errori di puntiglio da parte di qualcuno non possono essere pagati dai lavoratori. Lo stesso uso continuo di blocchi causa frizioni tra di loro. Non possiamo permettercelo. – conclude il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa – Ritroviamo il senso vero delle cose: gli interessi del lavoratore.”