Tra i Paesi da evitare secondo i dati dell’ultimo bollettino Ecdc del 16 agosto c’è la Repubblica Democratica del Congo (2.638 casi confermati e 14.151 sospetti), il Burundi (61 casi confermati e 165 sospetti), la Repubblica Centro Africana (35 casi confermati e 223 sospetti) e il Congo (19 casi confermati e 150 sospetti). Per quanto riguarda l’Europa, il vaiolo delle scimmie è arrivato anche in Spagna, dopo il primo caso segnalato in Svezia. Si tratta di un sottotipo del virus diverso rispetto a quello per cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha decretato l’allarme, già noto in Europa e meno aggressivo. Nessun nuovo caso di infezione è invece stato registrato in Italia dall’inizio di agosto, rende noto la circolare aggiornata diffusa dal ministero della Salute. Il primo caso di vaiolo delle scimmie in Spagna, o Mpox, è stato diagnosticato dalle autorità sanitarie della Cantabria, nel Nord del Paese, in un giovane con lesioni compatibili con quelle provocate da Mpox, attualmente è ricoverato “in buon stato” di salute e tenuto in isolamento. Mentre il caso diagnosticato in Svezia è stato provocato dal sottotipo Clade I del virus, così come quello rilevato in Pakistan, il caso spagnolo è collegato al sottotipo originario dell’Africa occidentale, o Clade II, molto meno aggressivo del primo e in circolazione in Europa dal 2022.