Questi lavoratori da ottobre non percepiscono lo stipendio, da un mese sono a casa senza nessuna occupazione, ma non possono neanche sperare, al momento, negli ammortizzatori sociali né tantomeno essere eventualmente assunti altrove.
A quanto pare la loro impresa è ufficialmente fallita per debiti verso il fisco, ma il licenziamento non è stato ancora formalizzato nero su bianco.
E’ la paradossale situazione in cui si trovano a vivere un centinaio di lavoratori della Bpis, la società che si occupa di manutenzione elettrica nella zona industriale, con sede ad Augusta e di cui l’80 per cento dei dipendenti sono Augustani e Melillesi.
Dopo aver perso ad ottobre la commessa con Sonatrach, l’impresa si è trovata di fronte al fallimento decretato dal Tribunale di Siracusa e i lavoratori ne hanno pagato il prezzo maggiore, tranne per una trentina che sono stati assorbiti dalla Coemi, subentrata nel contratto di manutenzione della raffineria Sonatrach.
Per i Sindaci Giuseppe Di Mare e Giuseppe Carta deve urgentemente intervenire lo stabilimento megarese, con i suoi vertici e istituire immediatamente un tavolo di confronto con il territorio, prima che la situazione degeneri più di quanto già non lo sia.
I Sindaci Di Mare e Carta vicini ai lavoratori, manifestando fortissima preoccupazione, chiedono un incontro urgente a Sua Ecc. il Prefetto di Siracusa coinvolgendo Sonatrach, Coemi e rappresentanti sindacali.
Per concludere i due sindaci nel dimostrare la loro vicinanza ai lavoratori annunciano già che si attiveranno con tutti i canali a loro disposizione, per aiutare gli operai oggi di fatto ex dipendenti della BPSI.