Presentati i candidati nelle liste “Siracusa Protagonista con Vinciullo” e “Prima Siracusa con Vinciullo”. Insieme con le liste, è stato presentato il programma per la città. Un programma che parte dalla periferia per arrivare al centro storico, dai soggetti fragili a chi, invece, non ha problemi, in modo tale che Siracusa torni ad essere una comunità, ancora una volta, capitale del lavoro, della cultura e del turismo.
Al primo punto è stato indicato il recupero e la riqualificazione delle aree urbane delle zone disagiate della città, ancorché delle periferie, insieme alla realizzazione del nuovo Ospedale, dell’acqua pubblica, ad una maggiore autonomia per Belvedere e Cassibile, all’aggiornamento del Piano Regolatore Generale e all’istituzione di un Assessorato per la trasparenza degli atti amministrativi.
A questi punti sono aggiunti 19 capitoli che spaziano dalla solidarietà sociale al risanamento del bilancio comunale, dalla realizzazione di nuove opere pubbliche per la sicurezza dei cittadini alla riqualificazione dell’edilizia sportiva e scolastica, dall’urbanistica alle politiche scolastiche, dalla valorizzazione culturale e turistica del territorio alle risorse del mare, dai trasporti e viabilità alla Protezione Civile, dal commercio, artigianato e agricoltura alla valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, dal potenziamento delle attività sportive al turismo religioso, dalla protezione e cura dell’ambiente alla valorizzazione del personale dipendente del Comune.
“Il programma – ha dichiarato Enzo Vinciullo, candidato a sindaco della città capoluogo – sarà oggetto di confronto e dibattiti con tutte le forze politiche, sociali e sindacali, partendo dal presupposto che la politica è l’arte di includere e non di escludere, è l’arte di comprendere i bisogni legittimi della gente e di dare risposte concrete, un programma che ci sembra essere funzionale alle necessità del territorio e che possa portare, ancora una volta, Siracusa ad avere quel prestigio e quella considerazione a livello regionale nazionale e del Mediterraneo che, fino ad oggi, sono mancati.