Lunedì prossimo scade il temine per presentare le istanze presso l’Assessorato regionale delle Attività Produttive al fine di includere le aree escluse all’interno delle Zone Economiche Speciali. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo, insieme ad Angelo Pasqua, Alessandro Ambrosio e Stefano Cirillo.
Ad oggi, sono ancora 462 gli ettari ai quali possono essere attribuite le classificazioni di Zone Economiche Speciali.
Noi riteniamo e chiediamo che il territorio di Augusta deve essere inserito in maniera uniforme e non a macchia di leopardo, includendo, anche, le aree che appartenevano all’ex Consorzio ASI per le Aree di Sviluppo Industriale del territorio di Augusta e ci riferiamo, in modo particolare, all’Agglomerato Industriale della Piccola e Media Impresa denominato CONIA, nei pressi della cementeria di Augusta, baricentrico fra l’Interporto Logistico, allocato nel territorio del Comune di Melilli, e le banchine del Porto Commerciale di Augusta, unico in Sicilia Orientale ad avere i requisiti previsti dalle direttive europee.
E’ chiaro che, hanno continuato Vinciullo, Pasqua, Ambrosio e Cirillo, non si possono rappresentare le Zone Economiche Speciali a macchia di leopardo ma tutte le aree ricadenti nello stesso territorio devono avere identiche condizioni e possibilità di sviluppo, usufruendo degli stessi vantaggi fiscali e contributivi.
Nonostante la Sicilia sia in notevole ritardo rispetto alle altre Regioni d’Italia, non bisogna sottovalutare l’opportunità unica e straordinaria che viene offerta per contribuire a realizzare una economia solida, di fondamentale importanza per il territorio, in maniera tale da poter offrire risposte certe in termini di sgravi fiscali e contributivi a tutti coloro i quali decideranno di operare all’interno di queste Zone Economiche Speciali.
Facciamo appello, quindi, al Sindaco di Augusta e all’Amministrazione Comunale tutta affinché, con l’urgenza del caso, si possa giungere a censire tutte le aree che sono rimaste escluse da siffatti benefici.
Pensiamo che, hanno proseguito Vinciullo, Pasqua, Ambrosio e Cirillo, tutte le aree dell’ex Consorzio ASI di Siracusa (CONIA), nonché eventuali aree dismesse della zona industriale e omogenizzando tutte le aree oggi presenti a macchia di leopardo all’interno della ZES devono condividere i benefici previsti dalla legge e non essere esclusi, evidentemente nel rispetto dei vincoli previsti dalla legge.
E’ evidente che tutte le aree che sono contigue e limitrofe al porto di Augusta, sempre nel rispetto, ripetiamo, dei vincoli, devono essere inserite necessariamente nella ZES della Sicilia Orientale perché sarebbe veramente insopportabile l’idea che dopo che per decenni ci siamo sopportati industrie, inquinamento e deturpazione del territorio, adesso che finalmente c’è qualche beneficio ce lo facciamo scappare per nostra negligenza e dimenticando il fatto che la ZES della Sicilia Orientale è stata istituita solo perché esiste il Porto Commerciale di Augusta.
Crediamo fermamente che, hanno concluso Vinciullo, Pasqua, Ambrosio e Cirillo, l’Amministrazione Comunale di Augusta non si farà scappare questa opportunità e che entro domenica si possano individuare le aree in modo tale che lunedì mattina, ripetiamo, ultimo giorno, si possa procedere, inviando, brevi manu, la richiesta all’Assessorato regionale delle Attività Produttive.