Visco ( Governatore Banca d’Italia ) : “Il miglioramento delle condizioni di vita e di salute negli ultimi decenni sicuramente ci fanno concludere che si può lavorare bene anche oltre i 65 anni”

Roma, 6 giugno 2023 – Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha recentemente sottolineato l’importanza di considerare la possibilità di lavorare oltre i 65 anni, data convenzionale per il pensionamento. Durante il suo indirizzo di saluto al workshop “Lo sguardo lungo: il dividendo demografico nell’analisi dell’economia italiana”, organizzato da Bankitalia e Istat, Visco ha evidenziato come le riforme di natura previdenziale abbiano spinto verso questa direzione, ma ha anche sottolineato che i lavori usuranti si stanno riducendo e che c’è la capacità di utilizzare al meglio il progresso tecnico.

È innegabile che negli ultimi decenni ci sia stato un significativo miglioramento delle condizioni di vita e di salute, grazie a progressi scientifici, avanzi nella medicina e uno stile di vita più consapevole. Questo ha portato a un aumento dell’aspettativa di vita e a una maggiore vitalità degli individui anche nella fase successiva alla pensione.

Visco, inoltre, ha evidenziato che viviamo più a lungo e in modo migliore rispetto al passato e che questa realtà offre l’opportunità di continuare a contribuire in modo significativo al progresso economico del paese anche oltre i 65 anni. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, sarà necessario lavorare per aumentare il tasso di partecipazione dei giovani e delle donne, che attualmente rimangono troppo bassi sia a livello europeo che in diversi settori del territorio italiano, in particolare nel Mezzogiorno.

L’innalzamento del tasso di partecipazione giovanile e femminile rappresenta una sfida importante per l’Italia, poiché una maggiore partecipazione al mercato del lavoro da parte di queste categorie può portare a una crescita economica più sostenuta e inclusiva. È necessario promuovere politiche attive che favoriscano l’accesso all’occupazione per i giovani e creino un ambiente di lavoro che favorisca la conciliazione tra vita professionale e familiare per le donne.

Il progresso tecnologico e le riforme previdenziali hanno aperto nuove possibilità per prolungare la carriera lavorativa e sfruttare le competenze e l’esperienza delle persone anziane. In un’epoca in cui la flessibilità e l’adattabilità sono sempre più importanti, l’utilizzo di soluzioni innovative e l’aggiornamento delle competenze possono consentire a lavoratori di diverse età di continuare a contribuire al successo delle imprese e dell’economia.

In conclusione, il miglioramento delle condizioni di vita e di salute negli ultimi decenni ha dimostrato che è possibile lavorare bene anche oltre i 65 anni. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, è necessario aumentare la partecipazione dei giovani e delle donne al mercato del lavoro. Solo attraverso politiche attive, un ambiente di lavoro favorevole e un’attenzione costante all’aggiornamento delle competenze potremo trarre vantaggio dal dividendo demografico e garantire un futuro economico prospero per l’Italia.

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